Respiro, Gesto, Trasformazione
“Respirare significa essere all’unisono con la creazione,
significa essere accordati con l’universale e con la sua eterna oscillazione” – Frederick Leboyer
L’aria è un alimento indispensabile alla nostra vita; per questo la qualità del nostro respiro rivela la qualità del nostro esistere: respirare pienamente significa vivere pienamente.
Un singolo respiro rappresenta la pulsazione primaria: con un respiro portiamo dentro di noi il mondo in forma sottile ma essenziale, lo accogliamo e ce ne nutriamo con ogni cellula, poi restituiamo al mondo ciò che per noi è superfluo.
Il respiro è il primo gesto di autonomia dell’essere vivente. Inoltre esso è un immediato canale di connessione con ciò che proviamo e con ciò che ci circonda.
Respirando profondamente riusciamo a cogliere i nostri sentimenti e ci apriamo alla nostra interiorità, generiamo chiarezza nelle nostre percezioni, approfondiamo l’esperienza di esistere.
Talvolta il nostro respiro si fa corto ed ingabbiato, come se la nostra vita non potesse aprirsi. Respirando in maniera parziale cerchiamo di controllare le aree del nostro sentire per noi più difficili da gestire. Nel tempo le modalità respiratorie che adottiamo divengono schemi che possono impedire una percezione aperta e rendere fievole la nostra energia vitale.
L’aria porta in dono leggerezza, trasparenza, estrema fluidità, apertura, capacità di elevazione. Queste qualità sono indispensabili a percepire e ad agire oltre i confini abituali, e sono necessarie ad ogni processo consapevole di trasformazione. La pratica di Biodanza e il movimento integrato con le emozioni ci aiutano a liberare la nostra capacità di respiro e le qualità ad essa connesse, per tornare a respirare, dunque a vivere – pienamente.
Un percorso lieve e luminoso per divenire consapevoli degli aspetti emozionali connessi al proprio respiro, per dare più spazio ai propri bisogni, per risvegliare i propri potenziali.